31 luglio – 5 agosto 2007
ABBANDONI, EMIGRAZIONE E RITORNI
Comunicato stampa
La seconda edizione del Salina Festival riunisce tutte le arti per raccontare le emozioni del partire e del tornare. L’evento porta nell’isola numerosi artisti nazionali per un ricco programma. Concerti, documentari, mostre, degustazioni, passeggiate sonore: tutto legato dal filo conduttore di quest’anno, l’abbandono.
Un tema che non verrà letto come sinonimo di solitudine, nostalgia, incertezza ma come scoperta sorprendente di nuove emozioni, integrazione tra
popoli e ancora come realizzazione, espressione di sé e infine, ritorno.
L’obiettivo è sensibilizzare istituzioni e società civile sulle origini dell’emigrazione e sul ruolo della cooperazione allo
sviluppo come indispensabile strumento di pace, di solidarietà e di fertile collaborazione tra gli
individui.
Le Eolie stesse, dopo un passato di abbandoni, vivono oggi grazie al loro fortunato
sviluppo turistico, una condizione di terra ridente caratterizzata dai ritorni e dalla certezza di
una vita più dolce.
Le diverse sezioni del festival metteranno in luce non solo storie di abbandono e integrazione. Al
centro dei numerosi appuntamenti in programma grande spazio sarà dato anche alla valorizza
zione dei prodotti tipici del territorio per porre l’attenzione sull’importanza della biodiversità.
Saranno accesi i riflettori sul turismo ecosostenibile con una declinazione nuova rispetto alla
scorsa edizione. L’attenzione sarà focalizzata sull’ecologia acustica. La sfida consiste nel riuscire in questo angolo del Mediterraneo, in un periodo particolarmente affollato da vacanzieri
distratti, a dare voce al vento, al mare e al silenzio della terra.
La sezione cinema prevede due proiezioni.
La prima è il documentario di Giorgio Garini 27 dollari: realizzato nel 2000 racconta la storia dell’economista bengalese Muhamed Yunus, Premio Nobel per la pace nel 2006, fondatore della Grameen Bank e inventore del microcredito.
La seconda proiezione porta sullo schermo del festival il film-diario Orchestra di Piazza Vittorio, vincitore del Nastro d’argento 2007. Il documentario racconta la genesi dell’omonima band nata da Mario Tronco, tastierista degli Avion Travel e Agostino Ferrente, regista della pellicola. Quella dell’Orchestra di Piazza Vittorio è la storia di un gruppo di musicisti di quasi ogni nazionalità che suonando insieme hanno creato un’armoniosa diversità completamente nuova che va al di là del concetto di musica etnica.
Numerosi i concerti compresi nella sezione musica.
Salgono sul palco del Salina Festival il Giulio Visibelli Quintet, guidato dal sassofonista e flautista senese presente negli ultimi anni alle maggiori rassegne jazz italiane e straniere; i Triad Vibration, singolare progetto di TribalJazz caratterizzato dal suono del didgeridoo, antico strumento appartenente alla cultura aborigena dell’Australia, paese tra i più ricorrenti nella storia degli emigranti di Salina.
Si esibirà il gruppo fondato da Giancarlo Parisi e Faisal Taher, veri militanti della musica etnica. Con la loro musica, un intreccio di siciliano e arabo evidenti sia nei testi che nei suoni, sono testimoni che la convivenza culturale è una realtà possibile e che certe barriere sono facilmente superabili con l’aiuto dell’arte.
A metà tra musica e cinema si colloca The Dining Rooms, progetto di elettronica vintage tra sonorità cinematiche e blues, strumentali funk e ballads. Il live si avvale di una parte visuale, a cura della videomaker Maria Arena, che recupera la poetica dei filmini in super8.
Presenti in programma anche due dj set curati da Gionata Nicotra, deejay protagonista dal
1991 dell’animazione musicale dei più esclusivi locali milanesi.
Si parla di musica anche nella sezione eventi, con la presentazione del libro di Lewis Porter, Blue Trane. La vita e la musica di John Coltrane, biografia uscita in concomitanza con l’ottantesimo anniversario dalla nascita del più grande sax tenore di tutti i tempi. All’incontro con il pubblico interverrà il giornalista musicale Enrico Vita. Dopo la presentazione del libro ci sarà la proiezione del documentario sulla vita del musicista.
Si continua con l’arte con la mostra di Emi Genesio dal titolo 19 frammenti amorosi, omaggio a Barthes e all’inafferrabilità dell’amore.
L’abbandono, tema di questa edizione del festival, è visto attraverso le chine di Emi Genesio come parte inevitabile del sentimento amoroso.
Il Salina Festival 2007 fa un omaggio ai prodotti della terra che lo ospita con Mare di Malvasia, un vero evento nell’evento. L’iniziativa vuole promuovere un modello di sviluppo agricolo rispettoso del territorio e della biodiversità puntando l’attenzione su quello che è considerato il nettare degli dei, la Malvasia appunto. All’incontro con il pubblico interveranno l’assessore all’agricoltura della Regione Siciliana Giovanni La Via e Piero Sardo, direttore della Fondazione Slow food. Seguiranno momenti di spettacolo e degustazioni.
Altro importantissimo appuntamento del festival sarà l’inaugurazione del Parco acustico nato in collaborazione con l’Università Milano-Bicocca. Una porzione del territorio di Salina diverrà luogo di ascolto attivo e consapevole dell’ambiente, per poterlo apprezzare non soltanto per l’immediatezza visuale, ma anche per l’aspetto acustico che spesso percepiamo solo a livello inconscio.
A sostegno di questo progetto tre momenti di ecologia acustica e turismo sostenibile.
Il primo, denominato Il silenzio abitato delle storie sarà un percorso di animazione della lettura a cura dell’Associazione culturale Hobelix di Messina con Caterina Pastura.
Il secondo, consisterà nelle Passeggiate sonore in compagnia delle guide non vedenti di Dialogo nel buio. Un nuovo modo di intendere il turismo e di apprezzare la natura di Salina facendosi aiutare da chi per necessità ha sviluppato maggiormente il senso dell’udito per un ascolto consapevole del pae saggio.
Infine il suggestivo e particolare concerto dell’arpa eolica di Giuseppe Severini. Il liutaio
catanese posizionerà una delle sue arpe eoliche in modo strategico affinchè sia il vento di Salina a suonare l’antico strumento.
Il Festival di Salina assegnerà il Premio CineMareMusica 2007 ai fratelli Paolo e Vittorio Taviani per la loro intera attività registica, spesso intrecciata con la storia di queste isole, di cui sono entrambi grandi appassionati e profondi conoscitori.